Branding

Questo progetto grafico, consisteva nella realizzazione di un'etichetta da applicare ad un contenitore di pepite di cioccolato. La ditta Dan.D Pak, possiede dei terreni agricoli prevalentemente in Canada e hanno diverse fabbriche per la produzione di cibo in alcuni paesi tra cui il Vietnam, dove producono alimenti prevalentemente a base di arachidi.

Il proprietario di questo marchio è comunque alla costante ricerca di nuovi prodotti alimentari, i quali vengono catalogati sotto un unico cappello: Dan.D Pak con tutte le varie categorie e sotto-categorie.

Ho deciso di esporre questo progetto all'interno del mio sito perché lo ritengo particolarmente efficace in quanto la scritta Chips con questo effetto tridimensionale, riesce a relazionarsi molto bene con il prodotto, ossia le pepite di cioccolato. Vengono rievocate infatti le tonalità del cioccolato, come anche questo effetto fondente e irregolare sia della scritta calligrafica che dei pezzi di cioccolato. Il fondo giallo invece in contrasto a questo marrone-cioccolato semi amarognolo, riesce ad enfatizzare ancora meglio questo sapore di cioccolato nero fondente.

Quello che mi rende soddisfatto di questo progetto, è che in questo caso, sebbene non si possa avere le pepite di cioccolato davanti agli occhi, è comuque possibile percepire la qualità del prodotto attraverso questi vari elementi visivi.

È molto affascinante la relazione che si stabilisce tra un marchio, un prodotto, un azienda e un'organizzazione, perche non possiamo sempre percepire, le persone e il tipo di servizio che si celano dietro alle nostre scelte e i nostri acquisti.

Per queste ragioni il lavoro e la sensibilita di un buon grafico assumono un ruolo molto importante, perche grazie ai vari elementi audio-visivi, possiamo verificare il valore e la qualita dei vari servizi a cui ci rivolgiamo o ai prodotti che decidiamo di acquistare in un supermercato.

Questi processi vengono recepiti attraverso i nostri sensi e grazie ad elementi grafici quali fotografie, colori, carte o altri tipi di materiali, suoni, animazioni e odori, possiamo come toccare e farci un'idea su cosa acquistiamo o investiamo senza necessariamente vedere le persone o i prodotti.

Non solamente, grazie ad un marchio, possiamo anche farci un'idea dei vari aspetti culturali e sociali, perche ogni segno o linguaggio audio-visivo, assorbe tutti gli eventi storici e culturali a cui sono stati sottoposti quando sono stati concepiti e ovviamente questo potra avere delle connotazioni sia positive che negative.

A tale proposito diversi anni fa ho svolto una ricerca sulla relazione tra tipografia e gusto, scegliendo di relazionare alcuni caratteri tipografici ad un frutto. Mi affascina molto l'idea di frutta e mercato, perche quando si va al mercato, i prodotti che vengono esposti in strada, non possiedono dei marchi e quindi si possono vedere i prodotti veri e propri e siamo noi eventualmente a selezionarli in base ai nostri criteri di qualita.

Si tratta pero sempre di processi tattili quando andiamo in un supermercato, in fondo si applicano gli stessi criteri, con la differenza che non possiamo toccare i prodotti, perche sono all'interno di scatole e quindi veniamo guidati dalle varie scelte adottate dai grafici e dai clienti.

L'esatta percezione dei bisogni e dei servizi, che ci inducono a scegliere e ad acquistare determinati prodotti, è una sfida affascinante, che presuppone professionalità e attenzione nel saper cogliere e definire le molteplici connessioni fra un prodotto, un'azienda e una filiera, al fine di creare un marchio esclusivo ed efficace.

La sensibilità e le capacità tecniche di un grafico competente rivestono, dunque, un ruolo decisivo nella creazione di opere editoriali, multimediali, fotografie, disegni e testi pubblicitari, espressi emblematicamente nell'aspetto esteriore con cui l'oggetto si presenta.

Tali processi vengono recepiti, dai nostri sensi, attraverso gli elementi artistici, sopra elencati, i cui colori, suoni, animazioni, odori e materiali tattili ci invogliano a scegliere, secondo i nostri gusti e bisogni, e a investire denaro in determinati beni di consumo, senza necessariamente essere presenti sulla scena reale.

Un marchio valido riassume ed esprime specifici aspetti culturali e sociali, poiché, se ben congegnato, il grafico, nella sua concezione originale, ha infuso ed espresso i linguaggi culturali e sociali di un'epoca ben precisa, dalle possibili connotazioni positive e negative.

A tale proposito, diversi anni fa, ho svolto una pregnante ricerca sulle relazioni fra tipografia e gusti, relazionando determinati caratteri tipografici alle peculiarità di alcuni frutti. Per i vivaci colori e le svariate forme, sono molto attratto dalle visioni scaturite dai rapporti fra la frutta e la loro esposizione nelle bancarelle dei mercati, scevra di marchi, la cui scelta è basata, unicamente, sui nostri sensi e criteri di qualità.

Nei supermercati, comunque, avviene, suppergiù, la stessa cosa, anche se limitata dalle confezioni, con i marchi che ci influenzano immancabilmente, e dalle maggiori norme igieniche, che ci proibiscono di toccare direttamente la frutta e la verdura.

Corpo Civici Pompieri Bellinzona

Questo logo è stato realizzato nel 2003 durante la mia formazione di graphic designer presso il CSIA di Lugano, si è trattato di un concorso svolto per il Corpo Civici Pompieri della città di Bellinzona sotto la guida del grafico Lulo Tognola.

Il logo voleva enfatizzare l'idea di rapidità ed efficienza dei loro servizi, perché ovviamente quando vi è la necessità di un intervento in caso di incendio, è indispensabile essere attivi in pochissimo tempo e a volte è solamente una questione di pochi minuti.

L'idea del logo è partita dall'unione della P e della B. La B sta per "Bellinzona", mentre la P per "Pompieri" e quindi l'intento era di mettere in evidenza il luogo in cui questo corpo pompieri svolge il servizio.

Durante la progettazione del logo era inoltre apparso anche un elemento interessante, ossia che l'unione di queste due lettere producevano il numero tre, infatti una connotazione importante della città di Bellinzona, sono i tre castelli che sono diventati simbolo della città.